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RITIRO DELL'OLIO

PER LE AZIENDE

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Un ristoratore è felice quando il trasportatore addetto al ritiro dell’olio fritto svuota il suo contenitore. Egli sa che per questa volta non dovrà mandare solleciti o ancor peggio, non dovrà travasare l’olio in eccesso nelle pentole, come a volte capita quando il contenitore è pieno. Per lui lo smaltimento dell’olio esausto è una seccatura.

Il ristoratore, quando sottoscrive una convenzione per il servizio di smaltimento, cerca un trasportatore  che gli prometta un servizio veloce. Se poi a queste promesse il trasportatore aggiunge un’offerta in denaro, cioè gli compra l’olio esausto, il ristoratore non resiste e firma, trascurando alcuni aspetti decisivi del servizio su cui dovrebbe invece riflettere:

-  lo smaltimento dell’olio esausto è un settore inquinato da pratiche illegali.

-  la responsabilità del ristoratore si estende fino all’impianto di rigenerazione.

Non basta quindi liberarsi  dell’olio esausto cedendolo ad un trasportatore (perché è veloce o perché paga), ma occorre che il servizio gli garantisca che l’olio esausto sia accettato da un impianto di rigenerazione.

Se l’olio esausto ritirato, anziché essere rigenerato è utilizzato, ad esempio,  per sofisticare l’olio alimentare, (una delle tante pratiche illegali), il ristoratore che lo ha prodotto ne risponde in solido con il trasportatore.

Per dimostrare la propria buona fede è necessario che l’olio esausto sia accompagnato da un documento di trasporto (formulario) sottoscritto dal ristoratore, dal trasportatore e dall’impianto di rigenerazione. Il ristoratore è in regola solo se è in grado di esibire la quarta copia del formulario, firmata per accettazione dall’impianto di rigenerazione. Una convenzione è ben fatta se il ristoratore ha valutato, prima di sottoscriverla, l’affidabilità del trasportatore, il percorso che il proprio olio farà e a quale impianto di rigenerazione sarà conferito.

Il ristoratore può verificare sul formulario se il trasportatore conferisce l’olio esausto alla sua messa in riserva [R13] (in attesa di inviarlo ad un impianto di rigenerazione), oppure se lo conferisce direttamente ad un impianto di rigenerazione [R9]. Nel primo caso possono sorgere problemi di  tracciabilità del rifiuto.

C’è un modo di garantirsi la serenità: la OLI VEGETALI SRL è autorizzata in Sardegna sia al trasporto sia al trattamento di rigenerazione degli oli vegetali esausti. Il ristorante, facendo la convenzione con OLI VEGETALI SRL tratta con un solo interlocutore, in grado di assicurare la corretta destinazione del rifiuto già al momento del ritiro.

dalla frittura...

...al recupero

CUBO ECOLOGICO

PER GLI UTENTI

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Che cos’è il CUBO ECOLOGICO?

E’ un contenitore speciale per il conferimento dell’olio commestibile esausto di origine domestica. Di solito, grazie al suo aspetto gradevole, è collocato nell’atrio di un centro commerciale o in luoghi pubblici frequentati dai cittadini.

 L’utente può conferire l’olio esausto imbottigliato sia nelle bottiglie di plastica dell’acqua da 1.5 o 2 litri sia nelle taniche di plastica da 5 litri. Le bottiglie e le taniche, tappate, sono introdotte nel foro a tendina.

Il CUBO ECOLOGICO presenta i seguenti vantaggi ambientali: non c’è travaso di olio, causa di perdite e non c’è abbandono dei contenitori svuotati.  L’utente può conferire le bottiglie senza toccare alcune parti (coperchi o simili).

 

Dati tecnici del CUBO ECOLOGICO.

Il CUBO ECOLOGICO è un contenitore costituito da un involucro esterno a forma di parallelepipedo, e da una vasca interna di contenimento.

L’involucro esterno è una costruzione in lamiera liscia e grecata, zincata e verniciata, con due fori a tendina per l’introduzione delle bottiglie e uno sportello laterale per l’estrazione della vasca interna di contenimento.

La vasca interna di contenimento è un contenitore industriale da 1000 litri a tenuta stagna e serve a contenere sia le bottiglie sia le eventuali perdite delle stesse.

Quando la vasca interna di contenimento è colma, essa è estratta dal cubo con un transpallet dopo avere aperto uno sportello laterale normalmente chiuso a chiave ed è sostituita da un’altra vasca di contenimento vuota.

DIMENSIONI

Altezza contenitore esterno

1460 mm

Larghezza contenitore esterno

1300 mm

Profondità contenitore esterno

1100 mm

Capacità massima vasca di contenimento

1000 dm3

Capacità massima contenuto olio 

380 litri

 

Caratteristiche di pericolo e norme di sicurezza.

L’olio commestibile esausto identificato col codice CER 200125 è un rifiuto non pericoloso, assimilabile all’urbano. Non richiede pertanto alcun segnale di pericolo.

L’olio commestibile esausto non è infiammabile. Il suo punto di accensione è di circa 280 °C.

L’olio è biodegradabile: qualora sia versato accidentalmente sul suolo, è reso inerte dalla naturale azione di micro organismi presenti nell’acqua e nel suolo al punto che in ventuno giorni il 95 per cento dell’olio è sparito.

 

Prevenzione contro atti vandalici.

Il cubo ecologico non ha parti in plastica, può essere ancorato a terra, ha le aperture protette da chiusure a chiave, anche in caso di apertura forzata dello sportello laterale non si riesce ad accedere alle bottiglie del contenitore interno. E’ preferibile che il cubo ecologico sia posto in un’area protetta contro gli atti vandalici.

 

Modello innovativo.

Il CUBO ECOLOGICO rientra tra i modelli innovativi di raccolta destinata al riciclaggio e per tale motivo è protetto da un brevetto. Alcune Regioni, come l’Emilia Romagna, individuano nel riciclaggio la forma prioritaria di gestione dei rifiuti, definendola economia circolare. Il CUBO ECOLOGICO è un’estensione operativa del nostro impianto di rigenerazione.

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Come si presenta in città

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